Le Marche sono ricche di eremi e monasteri che nei secoli sono stati punto di riferimento della comunità religiosa, accogliendo santi, monaci ed eremiti.
Alcuni di questi luoghi sono ben conservati e aperti al pubblico per rilassare mente e corpo, immergendosi nel verde tra spiritualità e natura.
Eremo di Monte Giove, tra le colline fanesi e il mare
L’eremo di Monte Giove è situato nelle colline tra Fano e Pesaro e dall’alto dei suoi
223 metri sopra il livello del mare guarda la città marinara e la costa adriatica.
L’Eremo di Monte Giove, costruito nel XVII secolo grazie alla Congregazione Camaldolese di Monte Corona attira l’attenzione di numerosi turisti durante tutto l’arco dell’anno. Nonostante la costante affluenza di visitatori, all’interno dell’Eremo dominano il silenzio, la preghiera e la meditazione.
Una volta entrati in questo luogo l’atmosfera è davvero travolgente, si rimane colpiti dalla serenità e dalla pace racchiusa tra le mura dell’Eremo.
L’edificio, costruito nel 1741, ancora oggi accoglie sette monaci e una monaca devoti ad una vita di preghiera e di riflessione. Il complesso di Monte Giove include anche una ricca biblioteca, la sacrestia con gli arredi originali del Settecento, una farmacia e vari alloggi che possono ospitare qualche decina di persone.
L’Eremo Madonna del Faggio di Monte Carpegna
La vetta più alta del Montefeltro, il Monte Carpegna, accoglie in un’insenatura del suo vasto altopiano, una piccola Chiesa con annesso Eremo dedicata alla Madonna del Faggio.
La chiesa, che esisteva già nel 1200, era molto diversa da com'è attualmente: i vari interventi di ristrutturazione (il più recente risale al secondo dopoguerra) hanno ampliato gli ambienti antichi, inoltre vennero anche costruiti un portico per l'accesso separato all'eremo ed un nuovo campanile al posto dell'antica celletta.
Tutta la zona adiacente alla chiesa e all’Eremo, una volta sfruttata principalmente per la pastorizia, ora è meta di turismo e sport invernali, infatti l’installazione di sciovie ha permesso la costruzione di impianti sciistici molto utilizzati durante le stagioni fredde e nevose.
L’Eremo situato a Carpegna è meta di tantissimi turisti che, oltre a sciare in inverno e a camminare d’estate, amano anche visitare e pregare dinanzi alla venerata Immagine o lungo la via crucis.
Da qualche anno, l’ampliamento della strada di accesso e dei piazzali ha permesso il collegamento tra l'Eremo e il servizio di ristoro presente nelle immediate vicinanze, sempre nel rispetto dell'area religiosa circostante.
Il Monastero di Fonte Avellana ai piedi del Monte Catria
Alle pendici del Monte Catria, tra i fitti boschi di faggi e i campi adibiti al pascolo, si trova arroccata l’Abbazia camaldolese di Santa Croce di Fonte Avellana.
Questo luogo mistico e misterioso rimane impresso per sempre nei ricordi di chi lo visita; i monaci che vivono ancora all’interno del Monastero cercano di coniugare al meglio la propria vita eremitica con i vantaggi della vita conventuale, ma da anni si sono aperti anche a qualche relazione culturale e soprattutto sociale, infatti questo luogo è aperto ai turisti che possono soggiornare e vivere un’esperienza spirituale e conviviale insieme ai monaci.
Il Monastero di Fonte Avellana, nascosto e mimetizzato nel cuore del Monte Catria, è un ambiente tipicamente medievale che richiede una predisposizione al silenzio, alla meditazione e alla riflessione personale.
Eremo di Santa Maria di Valdisasso a Fabriano
Il villaggio di Valleremita, sede dell’Eremo di Santa Maria di Valdisasso, secondo la tradizione, ospitò San Francesco durante il suo soggiorno a Fabriano.
Questo luogo intriso di storia e spiritualità, divenne nel Seicento uno dei luoghi monastici più importanti della Regione, dove eremiti e frati trovarono rifugio nel corso dei vari secoli.
Gli scavi dovuti ai vari interventi di restauro hanno ridato luce a dei locali antichi, a delle mura e ad una fontana ormai sepolti dal tempo. Il restauro e la valorizzazione dell’eremo del Sasso di Valleremita hanno riconsegnato quella grande rilevanza sociale e storico culturale di cui il Monastero ha sempre goduto, tornando ad essere uno dei più importanti centri mondiali della spiritualità francescana.
La Regione Marche ha così rivitalizzato un centro spirituale dalla grande valenza storico, artistica e architettonica. Oggi l’edificio, completamente ristrutturato, conserva un suo innegabile fascino, immerso nella vegetazione e circondato da un bosco di faggi centenari. Questo luogo, dimora di frati, accoglie turisti e ospita incontri, convegni ed iniziative legate alla valorizzazione culturale e turistica del territorio, favorendo un dialogo fra laici e religiosi, aperto e rispettoso delle differenti identità.
Il Monastero di San Silvestro in Montefano
Il monastero, chiamato anche Eremo, è situato pressoché sulla sommità di un monte a 890 metri di altitudine vicino Fabriano. La posizione del Monastero permette una visuale che può spaziare praticamente a 360 gradi, inoltre l’Eremo è circondato da sentieri e stradicciole che rendono le passeggiate davvero sensazionali.
L’Eremo di San Silvestro in Montefano di Fabriano, fondato nella prima metà del Duecento, divenne la sede del nuovo ordine monastico Congregazione Silvestrina. Malgrado le antiche origini, l’edificio ha subito nel corso dei secoli numerose trasformazioni, anche in epoca molto recente, infatti la struttura storica fu ristrutturata nella metà del 1400, mentre tra il XVII e XVIII secolo ha subito numerosi interventi di ampliamento.
Attualmente, questo eremo ospita una comunità monastica molto attiva culturalmente e spiritualmente. Qui oltre al laboratorio di restauro del libro antico, è conservata una biblioteca storica che vanta circa 70.000 volumi, tra libri antichi e manoscritti.
Eremo di Santa Maria Infra Saxa a Genga
Per raggiungere l’Eremo di Santa Maria infra Saxa, è necessario inoltrarsi nel Parco Naturale della Gola Rossa e di Frasassi, famoso per le suggestive grotte caratterizzate da stalattiti e stalagmiti.
Qui, tra le due vertiginose pareti che formano la gola scavata dal Sentino nella roccia calcarea per due chilometri, si trova la Cappella di Santa Maria infra Saxa nascosta in una grotta scavata nella parete rocciosa.
Originariamente nato come oratorio, l’edificio fu poi utilizzato come monastero di clausura per le monache benedettine. L’architettura semplice e rudimentale è completamente in pietra, addirittura qualche ambiente interno è in parte scavato nella roccia viva. Il Monastero conservava una preziosa immagine lignea della Madonna (si pensa sia stata bruciata durante un incendio), oggi sostituita dalla stessa rappresentazione però realizzata in pietra.
L’Eremo di San Marco visto da Piazza del Popolo
L’Eremo di San Marco è un luogo spirituale arroccato sulla parete rocciosa del Colle San Marco nei pressi di Ascoli Piceno.
Affascinante e misterioso, questo eremo è meraviglioso anche se lo si guarda da Piazza del Popolo: l’edificio è stato costruito in blocchi squadrati di travertino, e per raggiungerlo si deve percorrere un’imponente scalinata in pietra che, come fosse un ponte, attraversa il profondo burrone. Il prospetto dell’eremo, composto dal campanile e da una facciata scandita orizzontalmente da un doppio ordine di bifore divise verticalmente da una colonnina centrale con capitello, sembra fuoriuscire direttamente dalla roccia del colle, con un impatto visivo davvero straordinario.