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Il menù di Natale nelle tavole marchigiane

Scritto da Alice 02/11/2019 Nessun Commento

La festa più attesa dell'anno è ormai alle porte e io ho già l'acquolina in bocca, perché qui nelle Marche il Natale è super goloso! Scordati per un attimo la dietae tutta la fatica fatta in palestra, oggi ti porto nel cuore delle tradizioni della tavola, tra ricette secolari di mamme e nonne, ciascuna legata al suo territorio.

La Vigilia di Natale

Il 24 dicembre, come vuole la tradizione, sono protagonisti i piatti di pesce. L'ultima occasione per restare 'leggeri'...o quasi! L'antipasto è un tripudio di bruschette e fritti, tra cui i cremini e le mie amatissime olive ascolane. Come primo piatto in genere sono serviti gli spaghetti al sugo di pesce o conditi con una semplice salsa al pomodoro e acciughe. Con l'ottimo pesce fresco si prepara il brodetto, nelle sue tantissime varianti da nord a sud delle Marche, ciascuna con il proprio ingrediente segreto. Immancabile il baccalà al forno con le patate e lo stoccafisso all'anconitana. Tra una portata e l'altra per pulirsi il palato si sorseggia anche del buon sorbetto fatto in casa.

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Il Pranzo di Natale

Natale è famiglia e famiglia è riunirsi a tavola per il grande pranzo del 25 dicembre. A casa della nonna, della mamma o della zia sarà un vero tripudio di cibo, preparato rigorosamente in doppia dose rispetto al numero dei commensali, perché come dice mia nonna: ''è meglio abbondare''.

I primi piatti

La preparazione inizia già a qualche settimana dal Natale, quando è ora di tirare la sfoglia! Il piatto forte della cucina marchigiana per l'occasione sono i cappelletti con un ripieno di carni miste (maiale, manzo, pollo e prosciutto). Tradizionalmente vengono serviti in brodo di gallina, così come l'altra possibile variante di primo, i passatelli. Qui da me ad Acqualagna spesso li serviamo anche asciutti, con burro fuso e una grattata di tartufo delle nostre terre. E come non ricordare i vincisgrassi, una pasta al forno di tanti finissimi strati condita con ottimo ragù e besciamella.

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I secondi piatti

Dopo la scorpacciata di pesce del giorno prima, è la carne che trionfa. Si recupera la carne lessa del brodo, si preparano arrosti cotti a regola d'arte e si friggono le costine di agnello. Il tutto accompagnato ovviamente da patate arrosto, erbe cotte, cavolfiori e cardi fritti. Per i più fortunati, pane e focaccia direttamente dal forno a legna di casa!

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I dolci

Anche se panettone e pandoro industriali sono presenti, ogni zona delle Marche ha anche una sua specialità di dolce. Per citarne alcuni: Lu serpe, composto da una frolla esterna ed un ripieno di cioccolato, stesi in modo da ricordare la forma di un serpente; il bostrengo o frustingo se ti trovi ad Ascoli, a base di riso e frutta secca; i cavallucci con la sapa, con un ripieno di noci e mandorle tritate, uva passa e sapa. Tra i dolci più antichi di questa festività c'è la Pizza di Natale, fatta con pasta di pane, noci, uvetta, fichi secchi, zucchero, cacao, scorza grattugiata di limoni e arance.

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Come accompagnamento, un bel bicchiere di vino cotto, vino di visciole o un brindisi con uno spumante locale. Per finire, il tanto apprezzato digestivo che arriva dalla città di Fano, la Moretta: un caffè corretto a base di anice, rum e brandy pensato dai pescatori e marinai per scaldarsi prima di uscire in mare. Ad Ascoli Piceno e dintorni invece si preferisce l'Anisetta, un liquore a base di anice verde.

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Anche per oggi il nostro viaggio è terminato!
Se ho dimenticato qualcosa, scrivimi nei commenti e condividi con me la tua esperienza di Pranzo di Natale nelle Marche!